venerdì 4 agosto 2017

I SOMMERSI E I SALVATI



       Sono anni che l’Italia,  il paese più vicino al mare di Libia ,  è diventata la meta di salvezza di disperati, vittime della guerra rossa (quella che uccide) e della guerra bianca, la fame.   Noi e tutta l’Europa abbiamo visto, commossi ma immoti,  la carneficina di questi migranti che su mezzi disastrati e con carichi da schiavisti  sono stati sommersi del mare nostrum :  e sono ormai migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini.

       In Germania, la già nazista Germania realizzatrice della  Shoa, un pugno di giovani che mi piace accostare ai loro connazionali della Rosa Bianca, commossi ma attivi, dopo  l’ecatombe di migranti nel Mediterraneo nella notta tra il 18  e il 19 aprile del 2015 (furono 800 i sommersi) fondarono la “Jugend  Rettet”  - che tradotto significa più o meno “la Gioventù che salva” (vedasi il bell’articolo di Walter Rauhe  da Berlino su LA STAMPA di Venerdì  4 Agosto corrente).

       Con i pochi mezzi raccolti solo con l’esempio e con l’appello all’umanità dei propri concittadini, hanno acquistato una carretta del mare ed hanno incominciato a salvare i migranti.  Fra le tante insinuazioni, calunnie, accuse cattive addebitate a questi giovani quella più lieve, ma forse la  più giusta, è di “estremismo umanitario”.  Con tanti morti e tanto dolore non è estremismo ma generosità a fare il bene , come tante cose che fanno i giovani , dico io commosso e grato che di fronte a questo nuovo storico disastro ,  qualcuno si muova. “Ma non basta dice - sul suo IL FATTO QUOTIDIANO ed alla televisione  un irriconoscibile Marco Travaglio - perché a fin di bene si possono compiere disastri (sic!)  e anche reati, e nessun Stato di diritto può consentirlo” .        Io vedo i vivi ed i morti e capisco che chi difronte a tanti sommersi ottiene il fine (anche con discutibili mezzi) di salvarne il più possibile,  agisce bene e va lodato, non perseguitato .  Io  ritengo che i ragazzi della “Jugend Rettet “, moderni Antigone, applichino quelle eterne leggi della solidarietà o almeno della pietà , frutto della civiltà umana e più forti delle contingenti (talora opportunistiche e talora ipocrite) leggi scritte dal potere statale.     Poiché – per fortuna – la nave Iuventa  della omg tedesca  non è la sola a salvare i migranti spero che i salvati siano sempre di più dei sommersi, vale a dire inesistenti come vorrebbe il vero  profondo sentire  razzista di tanti italiani.                                                                        ANTONIO SARTORIS

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