giovedì 21 dicembre 2017

VICOFORTE VERSUS PREDAPPIO

 
      Nel segreto che in genere circonda i misfatti, è avvenuta la risepoltura di Vittorio Emanuele III . Prelevato da una chiesa di Alessandria d’Egitto e stato portato, non nella Chiesa di Superga (Torino), come era logico fosse perchè dedicata ai Savoia, ma  nel bel Santuario di Vicoforte  nella Provincia Cuneo, la provincia della Resistenza.   Incredibile l’atteggiamento di alcuni importanti politici del nostro territorio che nell’evento hanno visto solo un mezzo di attrazione turistica.  Che i visitatori della Vicoforte del futuro, come quelli di Predappio,  vengano solo per esaltare un personaggio storico che ha aperto il paese al fascismo e l’eccidio di massa agli ebrei italiani, per loro, non importa nulla.  Calamandrei ricordava ai giovani le nostre montagne come il luogo dove, con la Resistenza,  è nata la nostra Costituzione :  perchè non si è  considerato  che Vicoforte  possa  far dimenticare  le nostre debolezze di vile consenso ad un regime dittatoriale ?  E ciò in tempi di rigurgito fascista ove la memoria storica  si è fortemente affievolita e spesso travisata.  E’ proprio il caso di dire con Tacito “mala tempora currunt”.
 Antonio Sartoris 

     Ho mandato questo testo alla direzione della sede di Cuneo de LA STAMPA perchè lo pubblicasse nella rubrica “la posta dei lettori”Lunedì 18 Dic., il giorno dopo della notizia della traslazione a Vicoforte della salma di Vittorio Emanuele III,  e finora non è stato pubblicato.  
   Oggi aggiungo qualche altra cosa e cioè la conferma della incredibile cinismo con cui i nostri uomini pubblici locali hanno interpretato il fatto di cui sopra. O sono stati zitti ed indifferenti (l’unica che mi risulta aver preso posizione critica è stata l’ex Senatrice Manassero  oggi vice sindaco di Cuneo)  o sono usciti con incredibili affermazioni. Il Sindaco di Vicoforte ha dichiarato a LA STAMPA di Martedì 19 Dic. 2017 :  “E’ arrivata da noi  una vera fetta di storia (la peggiore che l’Italia abbia vissuto nel ’90 nota.mia ) Ne sono molto orgoglioso, per la città e il territorio.  E i vantaggi che ne potranno derivare da molti punti di vista. (qual ?)  Anche turistici “ .  Prosegue il Sindaco “Sono d’accordo con il presidente della Camera di commercio, Ferruccio Dardanello: d’ora in poi , grazie alla presenza delle sepolture reali, qui da noi verrà il mondo (sic !).
    Si sta verificando quello che temevo. Si dimentica la dimensione storico-politica della rinnovata presenza in Italia  della ideologia  monarchica e  con l’oblio del significato dell’ eroico  contrasto  al fascismo ed alla monarchia sua complice  e della loro sconfitta,  si  valorizza solo l’aspetto  turistico senza neanche interrogarsi su quale tipo di turisti verranno a Vicoforte  diventata la Predappio del cuneese.    A.S.

mercoledì 13 dicembre 2017

FARE QUALCOSA DI SINISTRA

          Ieri sera mi è capitato di ascoltare, in una intervista tardo notturna, il Prof. Luca Ricolfi, docente presso la facoltà di psicologia dell’Università di Torino. Un intellettuale certamente di spessore ma che talora mi appare ondivago tra destra e sinistra.   Perchè io  - vecchio allievo di Norberto Bobbio – alla differenza tra destra e sinistra ci credo come basata sulla diversità del concetto e   applicazione del “principio di uguaglianza” nella società umana.  E le conseguenze si vedono nella applicazione pratica di quella che Ricolfi definiva  come male della società moderna e cioè la “diseguaglianza delle opportunità”. Stamane leggo su  “Il Fatto Quotidiano” una intervista al Dott. Eugenio Albamonte , presidente della Associazione Nazionale Magistrati che a proposisto dello scandalo nella gestione dei corsi privati per la preparazione dei candidati ai concorsi per entrare nella Magistratura, dice fra l’altro: “Quindi (per preparare detti candidati), ormai da alcuni decenni sono nate scuole private gestite per lo più da magistrati e che effettivamente ti preparano  spesso con ottimi risultati, al superamento delle prove. Ovviamente si tratta di attività a pagamento e questo pone il problema di censo, perchè solo chi ha il sostegno di una famiglia agiata può permettersi questi corsi”. 
Mi sembra un ottimo esempio di “diseguaglianza delle opportunità” elemento – fra gli altri -  contro cui la sinistra deve combattere per differenziarsi dalla destra che nella ascesa delle persone nella scala sociale fa riferimento quasi esclusivamente alla c.d. “meritocrazia”.   A.S.