Ieri
sera mi è capitato di ascoltare, in una intervista tardo notturna, il Prof.
Luca Ricolfi, docente presso la facoltà di psicologia dell’Università di
Torino. Un intellettuale certamente di spessore ma che talora mi appare ondivago
tra destra e sinistra.
Perchè io - vecchio allievo
di Norberto Bobbio – alla differenza tra destra e sinistra ci credo come basata
sulla diversità del concetto e
applicazione del “principio di uguaglianza” nella società umana. E le conseguenze si vedono nella
applicazione pratica di quella che Ricolfi definiva come male della società moderna e cioè la “diseguaglianza
delle opportunità”. Stamane leggo su
“Il Fatto Quotidiano” una intervista al Dott. Eugenio Albamonte ,
presidente della Associazione Nazionale Magistrati che a proposisto dello
scandalo nella gestione dei corsi privati per la preparazione dei candidati ai
concorsi per entrare nella Magistratura, dice fra l’altro: “Quindi (per
preparare detti candidati), ormai da
alcuni decenni sono nate scuole private gestite per lo più da magistrati e che
effettivamente ti preparano spesso
con ottimi risultati, al superamento delle prove. Ovviamente si tratta di
attività a pagamento e questo pone il problema di censo, perchè solo chi ha
il sostegno di una famiglia agiata può permettersi questi corsi”.
Mi
sembra un ottimo esempio di “diseguaglianza delle opportunità” elemento – fra
gli altri - contro cui la sinistra deve combattere per differenziarsi dalla
destra che nella ascesa delle persone nella scala sociale fa riferimento
quasi esclusivamente alla c.d. “meritocrazia”. A.S.
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