Caro Ulisse,
Non
riesco a levarmi un sordo dolore che mi fa male dentro da quando ho letto la
tragedia di quel giovanissimo ragazzo (e mi sembra di vedere mio nipote che vive la sua stessa adolescenza) suicida! Perché? Non
mi dimentico il dramma stupendamente realizzato dal grande musicista Leos
Janacek di Katia Kabanova che si uccide per aver una volta dato e ricevuto amore. È stato scritto :“benché ci sia tristezza nella
morte, per lei la vera tragedia sarebbe stata continuare a vivere”.
È noto dalle ampie cronache
giornalistiche e televisive che tutto è partito dalla denuncia del ragazzo, che
si era fatto qualche “canna”, alla Guardia di Finanza e ciò da parte di sua
madre adottiva. Così tornando da scuola,
sereno e tranquillo, il ragazzino circondato da auto ed agenti in divisa sorpreso con dieci grammi (diconsi dieci
grammi quindi per uso proprio) di marijuana in tasca ha indotto gli agenti ad
andare a casa sua, perquisirgli la sua
stanza, e ....lui si è gettato dalla finestra.
Ho già scritto sulla vergogna che uccide
(vedasi la lettera che ti ho scritto "Troppa libertà sessuale? no, troppo poca" dell'8 Dic. 2016) ed anche quì non posso non pensare che sia
stata la vergogna di un ragazzino, forse già in crisi con genitori di sangue non
suo, a determinarne un gesto di suprema
disperazione ma anche l’unico che in quel momento e in quelle circostanze gli consentiva di uscire dalla indotta
convinzione di essere un poco di buono. Ma era vergogna indotta da pretesi costumi oscurantistici: al modesto solitario piacere di sognare degli adolescenti quale alternativa viene proposta ?
Hai deciso così povero ragazzo solo, ed il tuo gesto va rispettato come gesto di innocenza e libertà perché come diceva il filosofo David Hume a proposito del
suicidio “Se disporre della vita umana fosse una prerogativa peculiare dell’Onnipotente, al punto che per gli uomini
disporre della propria vita fosse un’usurpazione dei suoi diritti, sarebbe
ugualmente criminoso salvare o preservare la vita”. E non si venga a dire che per uno spinello (
che non ha mai ucciso nessuno) vada fatta
una crociata. Non è proibito procurarsi piacere, anzi i giovani ne hanno troppo poco e se volete negargli "quel piacere" dateglielo comunque con altri mezzi ! ma dateglielo almeno come acconto dei futuri dispiaceri !
Siete Voi con queste oscurantiste,
fanatiche teorie proibizioniste, che avete provocato la ingiustificata vergogna che ha ucciso quel ragazzo.
Quanto innocente dolore, nel mondo !
ANTONIO SARTORIS
ANTONIO SARTORIS