giovedì 2 marzo 2017

EUTANASIA

                    L’altra settimana  tutti i giornali, le televisioni, le radio ed il Web  erano pieni di notizie e commenti sul suicidio assistito (eutanasia)  del Dj Fabo,  ridotto ad un relitto umano nel corpo ma ben capace di intendere e volere. I commenti che mi sono capitati sotto gli occhi li ho letti tutti e tutti erano d’accordo sulla decisione di Fabo . L’eco di quelli contrari pochi ed alcuni cinicamente  ingiuriosi l’ho volutamente ignorato. Mi sono concentrato sul commento apparso sulla prima pagina di La Repubblica di Lunedì 27 Febbraio 2017, con la firma di Michela Marzano. Stimo molto questa filosofa che ho conosciuto personalmente a Cuneo ed a cui ho rimproverato poca coerenza nel trovarsi, quale deputata del PDI, a fianco di certe idee e certi comportamenti assolutamente non condivisibili. Lei ha concordato cone me ed ha quindi dichiarato che si sarebbe dimessa a breve. Sarebbe interessante sapere cosa ha fatto : si è dimessa ? è stata con Renzi o anche Lei ha scisso ?
Comunque sia, il suo pensiero mi convince per la sua laicità  e lucidità.  A proposito di questo nuovo scandalo etico (vietare all’uomo di disporre della propria vita) ho fatto un balzo quando nel bel centro del suo articolo, complessivamente a giustificazione del gesto di Fabo,  la Marzano scrive :”la vita non ci appartiene, certo.”  Come sarebbe ?  Che alla nostra vita attentino le malattie, le disgrazie, i delinquenti, le guerre etc e quindi nonostante la nostra volontà (retta sempre dall’istinto di sopravvivenza ) ci possano togliere la vita,  non perciò  “la vita non ci appartiene” tanto è vero che la difendiamo fin che possiamo.  Cara Marzano se sottrai la vita alla nostra volontà, in mano di chi la collochi ? A Dio, alla spinoziana natura, al caso ?  Se togli la vita alla disponibilità dell’uomo, gli togli la vita !                                                                       ANTONIO SARTORIS