Caro Ulisse,
premetto che non sono un politologo (al massimo un
politologo dilettante) ma nello scopo di
questo blog (un mezzo di sfogo di un cittadino, io) consentimi di confidarti le
mie impressioni sui risultati delle elezioni amministrative a Cuneo, conclusesi
con il trionfo di Federico Borgna
confermato (senza ballotaggio) Sindaco di Cuneo. Egli ha stracciato tutti suoi avversari, in
particolare quello che sembrava il suo principale competitore, l’Ing. Giuseppe Menardi, già sindaco di Cuneo ed ex senatore.
Le
elezioni amministrative sono un momento rivelatore di come la pensa una
comunità, cosa è la sua vita, ed è questo
che mi interessa per cui procederò nel mio discorso, a punti.
Il
termometro che segnala il grado della vita di una comunità è la sua
partecipazione. Dice LA STAMPA ed. di Cuneo : “L'affluenza finale alle ore 23 nel Comune di
Cuneo si ferma al 58,76% contro il 68,77% di 5 anni fa: in pratica più di 4
elettori su dieci della città capoluogo di provincia sono rimasto a casa.”. Una disaffezione nei confronti della politica
locale che non ha precedenti rispetto al passato prossimo e remoto, perché i
cittadini cuneesi sono sempre stati molto fedeli ai seggi. Mio commento:
tale
bassa partecipazione dei cuneesi al rito democratico delle elezioni può
avere due motivazioni : a) una di natura personale : finite le scuole, arrivata
l’estate la nota propensione dei cuneesi di passare le feste al mare od in
montagna è stata prevalente su ogni dovere elettorale; b) l’altra di natura
politica: il miscuglio abbastanza indeterminato di sette liste ed un migliaio
di candidati può avere determinato la volontà di respingerli tutti : io non
voto, fate quel che volete e poi arragiantevi !
Questa mia è evidentemente già una
valutazione antropologica che a me appare sottostante a tutto il risultato e che ho cercato di sintetizzare nel titolo di questa mia lettera :
trionfo della rendita ! Cosa intendo per rendita ?
In data 21 Maggio u.s., ricorderai caro Ulisse, su questo mio blog ho pubblicato una lettera dal
titolo QUALCOSA , LENTAMENTE, SI MUOVE SUL "MERCATO" ELETTORALE
CUNEESE. Ivi scrivevo "domandarsi “cosa” sarà Cuneo nel
prossimo futuro, vuol dire chiedersi come sono i cuneesi oggi “. Ora con i risultati delle elezioni cerco di dare
risposta a questa domanda . In quel blog
dicevo che ero incappato in una definizione che anche se proposta dal famoso
economista francese Jacques Attalì come commento alle recenti elezioni francesi
di primo turno, la ritenevo attualissima anche per capire Cuneo e i cuneesi. Dice Attalì :" il sistema politico
francese è straordinariamente ingessato. Ci sono personalità che sono alla
ribalta da venti o trent'anni....E' un
tratto anche sociologico . La nostra società è contadina, conservatrice,
abbiamo sempre avuto tendenza a privilegiare la rendita sul profitto.
" Privilegiare la rendita -
commentavo io - vuol dire essere conservatori dell'esistente, intenti al
risparmio e sopratutto attenti a che non diminuisca. Essere attenti al
profitto vuol dire invece cercare di aumentare i propri beni sopratutto rischiando e
avendo presente che i proprio beni contribuiscono, nel bene e nel male, al
patrimonio di tutti. Con queste premesse linguistiche si capisce cosa intendo
per “rendita” , segno distintivo della personalità umana e politica dei cuneesi
e perché dichiari TRIONFO DELLA RENDITA la clamorosa vittoria di Federico
Borgna, cuneese verace.
E' una visione “redditizia” quella dei cuneesi a cui ha corrisposto la amministrazione testè conclusa da
detto Sindaco e dalla sua giunta: a
Cuneo si vive bene, nella greppia c’è sempre più o meno fieno per tutti, e non
mancano i piaceri circensi per gli occhi e la pancia. Cosa vogliamo di più ? e di diverso ? :
dicono i prudenti e pazienti cuneesi: votiamo Borgna, taglieremo ancora coupon per altri cinque anni e poi per i
nostri figli e nipoti, sarà quel che sarà.
La sintesi di questo discorso mi sembra l’abbia colta bene un giornale locale
il cui titolo di apertura proclama : ”Cuneo è Borgna” che per me vuol dire che è
Borgna sindaco la vera immagine antropologica di Cuneo. La conferma di questo
giudizio si ha ribaltando la formula e
cioè dire “Borgna è Cuneo“ , città moderata e prudente, come Lui, ma, forse, un po' grigia . Del resto Borgna,
come prima di lui il suo padre politico Ing. Valmaggia, non fanno che
continuare la linea dei sindaci democristiani che giunti al potere (con grande
delusione delle forze politiche della Resistenza) subito dopo la Liberazione non l’hanno più
lasciato.
A questa
visione conservatrice di un tenore di
vita buono ma un po’ noioso e senza prospettive nel futuro, hanno cercato di contrapporsi essenzialmente due candidature.
Quella
della coalizione di destra (Forza
Italia, Lega e Fratelli d’Italia) dell’Ing. GIUSEPPE MENARDI , già vivace
Sindaco di Cuneo, ma senza l’elettorato
di allora che forse non gli ha perdonato una eccessiva disinvoltura politica. E
quella della sinistra, sola nella sua
testimonianza di un pensiero laico e progressista che è vivo e vivace, ma
sottotraccia, nella società cuneese. Sinistra e neanche centro-sinistra che non
è ho visto (e spero di ricredermi per una sua futura attività amministrativa) nel partito democratico della Senatrice Manassero. A proposito
di questa signora con la pretesa di diventare vicesindaco a Cuneo e mantenere il suo seggio di senatrice a Roma
ella appare applicare, anche nel PD
cuneese, quella che Travaglio definisce
una regola ferrea dei partiti e cioè “acchiappa
più poltrone che puoi, anche contemporaneamente “.
La vera sinistra (come l’ha ben teorizzata Paolo Ferrero –
vedi il mio commento sulla “vigilia”) era rappresentata dalla unica lista intitolata
“Per i beni comuni” il cui candidato sindaco era il giovane impegnato ANIELLO FIERRO . La sua coerenza, onesta e
progressista di intenzioni e proposte è
stata premiata con una percentuale di quasi il 10% dei
voti. I tre consiglieri che la
rappresenteranno questa lista in Consiglio comunale potranno fare molto se sapranno
comunicare con i cittadini le loro
proposte, battaglie, ed anche eventuali sconfitte cosa che, in verità, non hanno saputo fare i due eletti della
precedente legislatura.
Le altre
due liste, quella di GIUSEPPE LAURIA e quella della Prof.sa MARIA LUISA MARTELLO , hanno raccolto i
voti da amici, parenti e conoscenti, ma il mio giudizio sulla loro
incosistenza politica mi sembra abbia avuto conferma nei modesti
risultati elettorali, ottenuti.
Cuneo
resistente, in uno scatto di dignità, non ha consentito al giovane candidato della fascista Casa Pound di entrare nel Consiglio Comunale di Cuneo,
medaglia d’oro della Resistenza.
Rimane da
dire sulla singolare figura del candidato sindaco del movimento 5 stelle MANUELE ISOARDI . La sua figura di onesto ed
impegnato operaio, armato da buon senso e buone meditate intenzioni (anche
concrete come ho segnalato precedentemente)
non è stata apprezzata . Sta di
fatto che nonostante la mancanza di informazione su di lui e le sue idee è
riuscito a raddoppiare la presenza in Consiglio Comunale dove insieme a lui
entrerà anche una professionista di valore, l’Ing. Silvia Maria Cigna.
Alla fine
è un po’ melanconico concludere : molto rumore per nulla . Sappiamo già cosa ci
attende nella vita cittadina di questa
nostra amata Cuneo : FERT =, il simbolo che è nel nostro stemma e che vuol dire
“sopportare”…….. ma non tacere .
ANTONIO
SARTORIS
I