giovedì 25 ottobre 2018

PARLIAMO DI POLITICA


 Caro Ulisse,
Ti racconto l’ultima mia avventura nel mondo dell’utopia che ogni tanto frequento con rinnovate delusioni.

Una professionista cuneese che mi è sembrata vicina al Partito Democratico, qualche tempo fa mi ha contattato e proposto di mettere su,  presso la sede della Fondazione Casa Delfino da me presieduta, una “attività” di cultura politica.  Non ho capito bene se questa attività fosse una operazione di fiancheggiamento alla attività pratica del P.D. (una anticipazione dei Comitati Civici di geddiana memoria ed oggi riscoperti da Renzi) o un nuovo intelligente ed attuale strumento culturale.
       Io l’ho inteso così e detto-fatto mi sono messo subito all’opera redigendo il manifesto che ti propongo come segue:

PARLIAMO DI POLITICA

Circolo di libere conversazioni politiche

In Cuneo e’ stato ideato e messo a disposizione di chiunque voglia parteciparvi uno spazio fisico ed intellettuale  ove si possa liberamente parlare e dibattere  di politica.

SCOPI DI TALE SPAZIO
Rivolgendoci agli uomini di buona volontà, noi crediamo fermamente che tutti i problemi  della convivenza umana trovano la spiegazione, e le proposte di soluzione, nel
regno delle idee prima che nella prassi di tutti i giorni: sono le idee a guidare  rapporti fra gli uomini.
Concretamente “parlare di politica” vuol dire trovarsi tra persone di qualsiasi sesso, età, lavoro, idea politica o religiosa o artistica per ricevere e portare delle informazioni che abbiano una valenza politica ed insieme discuterne.
Discutere vuol dire ad esempio:
- comunicare , commentare fatti  e/o persone,
- comunicare, commentare contenuti di libri o articoli, documentari video.
- proporre ed organizzare conferenze, presentazione di libri, dibattiti con altri soggetti  politici individuali o collettivi.
Etcetera,  etcetera ……

PARTECIPAZIONE

Si sottolinea il fatto che chiunque lo desideri può liberamente ,  temporaneamente o stabilmente , partecipare a ciò che potrà avvenire in detto spazio, che - sia ben chiaro-  non è e non deve diventare una succursale o comunque supporto di un partito politico Ovviamente “parlare di politica” potrebbe tradursi, in alcuni, in un passaggio dal pensiero all’azione (agire cioè in un partito o movimento poiitico), ma in ogni caso questo sarà un problema personale che non coinvolgerà il Circolo in alcun modo.    In ogni caso la funzione del Circolo  sarà una attività di educazione politica che nel singolo potrà anche sfociare nella adesione ad un partito ma senza insegnare quale è il partito che si deve scegliere.


PROPOSTE  OPERATIVE  (da discutersi e decidersi nelle prime sedute)

1° la sede dove riunirsi è una sala della Fondazione Casa Delfino (Cuneo – C.so Nizza n.2) messa a disposizione dalla Fondazione, gratuitamente.
2° le riunioni avverranno una volta al mese ogni ultimo mercoledì del mese  a partire da mercoledì 31 Ottobre  2018 dalle ore 18 alle 19,30 sotto la direzione di un moderatore che sarà scelto volta per volta dai partecipanti della seduta. 
3° La comunicazione pubblica del quando e del come si svolgeranno i dibattiti di cui all’oggetto  sarà  decisa dai partecipanti alle prime sedute, suscettibili di ogni modifica in seguito.
Lo sviluppo della iniziativa è un processo progressivo ed evolutivo.
                                     Antonio Sartoris    
Cuneo 25 Settembre 2018

       Per verificare la utilità e realizzabilità in concreto di  detto progetto ho invitato, via e-mail, una trentina di amici che ritenevo particolarmente sensibili al tema della politica ad una seduta preliminare alla data sopra indicata del 31 ott.2018
      Naturalmente ho allegato a detta e-mail il testo del progetto  come sopra.  Intendevo introdurre il discorso per suscitare commenti, interrogazioni e – perché no – critiche, gli appunti che  ti trascrivo come segue:

INTRODUZIONE ALL’INCONTRO DELLI 18 OTT. 2018
       Cari amici,  quello  che vi propongo è un tentativo di uscire da un sistema di comunicazione oggi molto diffuso e cioè quello di comunicare soprattutto con se stessi.
       Sul presupposto ( molto credibile) che sia molto difficile - ed in certe situazioni - impossibile  far cambiare le idee degli altri con le nostre, la comunicazione che noi facciamo finisce per essere rivolta a chi ha le nostre stesse idee.
       Io ho un esperienza personale di questo vero e proprio blocco comunicativo. E’ noto per chi mi conosce che spesso intervengo in conferenze, comizi e discussioni in genere quando è il momento  dell’apertura al dialogo con il pubblico. Sto perdendo questa  abitudine perché guardando l’uditorio che partecipa a questi momenti di comunicazione pubblica mi rendo conto dell’inutilità dei miei eventuali interventi critici od anche solo interrogativi .
Ciò non per paura di essere considerati avversari  delle tesi sostenute dai comunicatori e recepite dai comunicati  ma semplicemente per la acquisita consapevolezza dell’inutilità di questi miei interventi.  In parole povere dalla constatazione che qualsiasi argomento  fossi in grado di contrapporre alle tesi sostenute dai presenti non smuoverebbe di un millimetro le idee di questi presenti  .
       Va anche segnalato che il pubblico in materia di politica,  come anche in materia di filosofia, letteratura, storia, arte si divide in “parrocchie” che non comunicano, che hanno i proprii pastori di cui vanno ad ascoltare solo le loro prediche.
       La mia iniziativa di costituire questo circolo di informazione e critica politica è diretta a rompere questo modo oggi molto diffuso di comunicazione che si risolve a parlare solo con chi la pensa come noi e  quindi sostanzialmente a parlare con noi stessi, di diventare autoreferenziali e quindi antipolitici al massimo possibile.  
Il circolo invece vuol essere una stanza di compensazione tra idee ed  esperienze diverse alla ricerca del modo di raggiungere anche tra soggetti diversi per idee politiche, religiose, o per esperienze personali diverse una concordanza su alcuni fatti e relative conseguenze degli stessi.
In questa primo incontro ho voluto verificare se c’è qualcuno che ritiene di condividere  questo mio intento, ed i tal caso, arricchirlo anche modificandolo, adattandolo in funzione del miglior risultato possibile.

       Caro Ulisse, vuoi sapere come è finita ?  Della trentina degli invitati sono venuti a trovarmi all’appuntamento indicato, numero tre persone.  In questa situazione la mia nuova utopia è finita li’ !  

P.S.  Non è la prima volta.

Ciao Ulisse, tu almeno non mi deludi,  la pensi come me.  Alla prossima.   ANTONIO

SULLA MASTURBAZIONE - Lettera a NON E' L'ARENA

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Aggiungi a SpecialiDA <antonio.sartoris1930@gmail.com>25 ottobre 2018 16:29

Egregio Dott. Gilletti,
seguo regolarmente la sua rubrica NON E' L'ARENA e la trovo molto
interessante e civilmente utile.  A proposito del servizio sull'uso
delle bambole di gomma a fini sessuali di cui al servizio di domenica
scorsa (21 ott. 2018) mi permetto  farle presente che ritengo detto uso nientaltro che uno strumento facilitante la "masturbazione"  ("onanismo" da Onam personaggio biblico che, non volendo avere figli,  spargeva il suo seme a terra: un sistema anticoncezionale ante litteram che piace alla Chiesa).  E' noto che la masturbazione, questo atavico strumento di  piacere sessuale,  ha nell' evoluzione della cultura umana vari stimoli. La lettura di libri pornografici (quelli che De Amicis diceva che si leggono con una mano sola), la visione di immagini, da quelle di Pompei alle riviste tipo Playboy e nel classico per es. il famoso quadro di Courbet '"L'origine del mondo" , ed oggi la quantità enorme e l'uso altrettanto enorme dei siti pornografici sul Web.  Le bambole di gomma non sono che uno strumento per rendere più realistico il sesso solitario e quando si diffonderà anche il bambolo di gomma,  con il suo pene anche le donne potranno usarlo come uno stimolatore fra gli altri.  La masturbazione non fa male a nessuno, non disturba nessuno, non sfrutta la donna: non privateci anche della masturbazione con bigotti cavilli come si vuole fare a Torino!  Grazie  dell'attenzione e con i più sinceri auguri e cordiali saluti 
AVV. ANTONIO SARTORIS - CUNEO


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