lunedì 6 aprile 2020

Le consolazioni della cultura (II-III)


"Il Buddha non solo era un essere umano ma non ha mai affermato di avere tratto ispirazione da un dio o da un potere esterno… Considerava tutte le sue realizzazioni, i suoi conseguimenti e le sue azioni come proprie dello sforzo e dell’intelligenza umana. Egli affermava “Ognuno è il rifugio di se stesso, di chi altri potrebbe essere il rifugio”. [...] L’emancipazione dell’uomo dipende dalla  sua conquista della Verità e non dalla grazia benevola di un dio o da un potere esterno come ricompensa per un comportamento corretto ed obbediente"

"Tutte le azioni umane hanno la mente come precursore, la mente è il loro capo, e sono fatti di mente. Se uno parla o agisce con la mente contaminata, la sofferenza lo segue come la ruota segue lo zoccolo del bue che tira il carro"

"Come un bel fiore colorato ma senza profumo, così infruttuosa è la parola ben detta di uno che non la mette in pratica"

"Affrettati a compiere il bene, trattieni la tua mente dal male. Se si è lenti nel fare il bene, la mente si diletta nel male""
                                   
continua


Da Walpola Rahula, L’insegnamento del Buddha, (Ed. Adelphi)