sabato 13 marzo 2021

NUOVO OSPEDALE A CUNEO

Caro Ulisse, precedentemente alla lettera sull'antifascismo che ti ho inviato e hai diffuso, volevo inviare questa lettera seguente, a LA GUIDA (la pagina locale de LA STAMPA, cambiato direttore, non me le pubblica più), ma per motivi tecnici la lettera non l'ho inviata e quindi non è stata pubblicata. La affido a te. Tratta problemi locali a Cuneo, tanto che sul tema è in corso una petiziome popolare, ma tuttavia poichè tale lettera critics la diffusa abitudine italina di sprecare denaro pubblico e tempo, facendo, fra l'altro, opere faraoniche poi o non finite o non usate e lasciate deperire, penso sia di interese generale. Pertanto la invio a te ed ai tuoi lettori. Ciao! --------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------------- Sulla vexata questio se sistemare/modernizzare il vecchio (si fa per dire) Ospedale S. Croce o farne uno completamente nuovo ho letto vari motivati pareri per lo più negativi di quest’ultima soluzione. Mentre ho potuto valutare le motivazioni negative (per esempio quella comparsa su questo giornale dei sigg.ri Gandolfo ) non ho trovata traccia pubblica (sarà forse una mia svista) anche solo di una sintesi del parere tecnico posto a base della decisione di abbandonare l’attuale edificio dell’ospedale per costruirne uno nuovo sul terreno dell’attuale ospedale Carle. Quale cittadino e vecchio avvocato mi permetto di sollevare dubbi sulla obiettività delle valutazioni dei “periti”. Anche i periti sono inevitabilmente influenzati dalle loro particolari idee, conoscenze, simpatie quando (come mi è successo nella mia vita professionale) non vi siano periti disposti a sostenere una idea o quella contraria a seconda delle preferenze del committente. Ora una domanda di cui finora non ho trovato risposta è molto semplice . Se sarà trasferito oltre Stura l’attuale edificio del S. Croce cosa faremo dell’ enorme edificio e relative sue pertinenze che sorgo in una centralissima della nostra città ? Non ne abbiamo abbastanza del vergognoso limitatissimo uso del c.d. Puff che avrebbe dovuto accentrare tutti gli uffici dello Stato siti in città eliminando il loro decentramento e le loro rilevanti spese di affitto (vedasi Prefettura) ? Non ne abbiamo abbastanza dell’abbandono dell’ex Policlinico vergognosamente degradato. Non ne abbiamo abbastanza dell’abbandono dell’ edificio liberty degli ex bagni pubblici ? A mio parere, supposto che la situazione del vecchio Ospedale S. Croce richieda interventi migliorativi è meglio scegliere una via sgradevole che una impervia ed incerta .---------------------------------------------------------------------------------------------- ANTONIO SARTORIS Cuneo, 25 Febbraio 2021

IL SONNO DELLA DEMOCRAZIA GENERA FASCISMO

Caro Ulisse. ho inviato la seguente lettera al nostro giornale di Cuneo. più difuso, LA GUIDA, ed è stata pubblcata sul n. 10 dell'anno 76 - Giovedì 11 Marzo 2021 - pag. 56 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Egregio Direttore Ho letto su questo giornale, qualche giorno fa, che “anche il Comune di Cuneo ha aderito all’iniziativa di legge popolare “antifascista di Stazzema, finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso chi attua propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget”. Ottima iniziativa ma, mi permetto osservare, che la norma che potrebbe rimuovere sul nascere ogni velleità fascista o simili è già esistente e si chiama “legge Scelba” dal nome del ministro democristiano agli Interni, Governo De Gasperi. La norma è molto chiara e pertinente. Spetta alla Magistratura farla osservare mentre spetta al Governo (Ministero della pubblica Istruzione) fare quell’opera educativa di cui all’art.9. Tale legge meriterebbe di essere ricordata ed applicata nei casi, sempre più numerosi, di Ur-fascismo, come lo chiama Eco, “il fascismo eterno”. Legge n. 645 del 20 Giugno 1952 (legge Scelba) - norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione che prevede: “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista…….” La legge Scelba prevede art 1 “”Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lo tta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”, Art. 4 - Apologia del fascismo: “”Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità indicate nell'articolo 1 è punto con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000 . Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni . La pena è della reclusione da due a cinque anni e della multa da 1.000.000 a 4.000.000 di lire se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa. La condanna comporta la privazione dei diritti previsti (omissis) Art. 5 - Manifestazioni fasciste. “” Chiunque, partecipando a pubbliche riunioni, compie manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ovvero di organizzazioni naziste è punito con la pena della reclusione sino a tre anni e con la multa da 400.000 a 1.000.000 di lire. Il giudice, nel pronunciare la condanna, può disporre la privazione dei diritti previsti nell'articolo 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale””. Art. 9. Pubblicazioni sull'attività antidemocratica del fascismo. “”La Presidenza del Consiglio bandisce concorsi per la compilazione di cronache dell'azione fascista, sui temi e secondo le norme stabilite da una Commissione di dieci membri, nominati dai Presidenti delle due Camere, presieduta dal Ministro per la pubblica istruzione, allo scopo di far conoscere in forma obiettiva ai cittadini e particolarmente ai giovani delle scuole, per i quali dovranno compilarsi apposite pubblicazioni da adottare per l'insegnamento, l'attività antidemocratica del fascismo. La spesa per i premi dei concorsi, per la stampa e la diffusione è a carico dei capitoli degli stati di previsione della spesa per acquisto e stampa di pubblicazioni della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Pubblica istruzione”” Sta bene l’arrivo di una nuova legge ispirata alle “culture della responsabilità” per cui il rispetto delle regole viene ottenuto attraverso l’imposizione di divieti. Tuttavia nonostante la storica biografia degli italiani quali ribelli individualisti, nella attività della Fondazione Casa Delfino preferisco ispirarmi alle “culture di vergogna” in cui l’osservanza delle regole è ottenuta attraverso la proposizione di modelli di comportamento, positivi. Coloro che non si adeguano a questi modelli incorrono nel biasimo sociale (“vergogna” in senso oggettivo), biasimo che deve essere incrementato, ed in una sensazione di inadeguatezza (“vergogna” in senso soggettivo), inadeguatezza che deve essere sollecitata dalla educazione.----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------Il sonno della democrazia genera fascismo. ------------------------------------------------ Antonio Sartoris Cuneo . 10 Marzo 2021