mercoledì 9 febbraio 2022

UN ALTRO MODO DI FARE COMMERCIO

Caro Ulisse, Ho letto, sul nostro gornale locale LA GUIDA, che è sorto in Cuneo un comitato contro la costruzione di un grosso magazzino della “Amazon” alla nostra periferia perchè aumenterebbe il disagio dei nostri commercianti. A parte il maligno sospetto che si tratti di una protesta strumentalizzata in vista di future candidature politiche, mi sia consentita in proposito qualche osservazione . La rivoluzione che il metodo della vendita on-line con consegna a domicilio, ha determinato (in aggiunta a quella dei supermercati) nell’ambito del commercio al minuto è sotto gli occhi di tutti. Ma pensiamo sul serio che si possa fermare il metodo Amazon evitandone la vicinanza fisica? Il problema della crisi del commercio al minuto è ben più complesso. Qualche anno fa la Fondazione Casa Delfino ha promosso una “rassegna natalizia delle vetrine di Cuneo” all’insegna “ le cento vetrine dei nostri negozi sono anche la vetrina di Cuneo”. L’iniziativa è caduta nella totale indifferenza dei commercianti e della intera città, per cui è stata sospesa. Per contrastare la irresistibile concorrenza di Amazon, fra altri strumenti di cui non è possibile parlare qui, forse bisognerebbe ripartire dalla “vetrina” (che Amazon non ha) farla mezzo di invito al negozio della merce come luogo anche di consiglio competente, creativo e concorrente al prezzo. E’ vero quanto nel 1973 diceva Ernst Friedrich Schumacher “piccolo è bello”, ma deve anche essere “utile”. Ho iviato questa lettera alla posta dei lettori de LA GUIDA il 24 Gennaio 2022 ed è stata pubblicata, naturalmente nessuna reazione nè da parte dei commercianti nè dei semplici lettori. Ma il mio pensiero non era poi tanto peregrino. Qualche giorno dopo l'8 febbraio 2022 su LA STAMPA è comparso un articoletto di Matteo Feltri, giornalista con cui raramente concordo pechè quasi sempre malevolo con la sinistra. . Era intitolato RITORNO ALL'OTTOCENTO e diceva così: "" Non so se sia consolante, ma di politici balenghi non se ne trovano soltanto in Italia. Ce n'è uno che a noi francaamente manca: il presidente del Partito socialista del Belgio, Paul Magnette. Intervistato dal settimanale Humo, Magnette ha confidato il suo progetto, uscire dal e-commerce. Come abbiamo abbandonato il nucleare, ha detto, così possiamo abbandonare Amazon o roba simile. Magnette ha elencato con alta precisione tutti i danni provocati alla società in generale ed ai lavoratori in particolare , dal commercio on-line: bassi stipendi, poche tutele, lavoro notturno. Così, invece di industriarsi a trovare un modo nuovo , di affrontare il mondo nuovo, Magnette pensa di tornare al mondo vecchio. Il Belgio, ha spiegato il leader socialista sarà di nuovo un paese con i negozi fisici, dove la gente entrerà a fare la spesa come ai bei vecchi tempi che bisogno c'è di ricevere un libro in ventiquagttro ore - si è chiesto- quando si può andare per vetrine e rimediarlo in due o tre giorni ? Si è sempre fatto così e non è cascato il pianeta. Un pò come dire : che bisogno c'è di prendere l'aereo ed in sei ore atterare in America, se per secoli si è andati in nave in due o quattro settimane, e non eravamo più infelici ? Insomma, siccome il Duemila gli impone sfide inedite e non sa affrontarle (ancora non lo sa nessuno, ed è l'inevityabile di ogni rivoluzione), il rimedio proposto daz Magnette è di tyortnare all'Ottocento. Una piccola isola disconnessa dentro un globo iperconnesso. Dimostrazione favolosa di come i partiti progressisti siano spesso i più ottusamente conservatori". Qui finisce Feltri con la consueta stoccata alla sinistra, che è vero, non sa essere se stessa, non sa essere coerente al suo fondamento progressista ed egualitario ma anche se non lo pratica almeno lo proclama e lo diffonde. Vedremo cosa farà per la legge a favore del suicidio assistito in questi giorni in discussione alla Camera. Ciao Ulisse, alla prossima.