domenica 29 novembre 2020

UN ALTRO LIBRO DI BRUNO VESPA

Non nascondo che Bruno Vespa mi è antipatico. Presentatore (tale si è qualificato lui, per essere strapagato dalla Rai) della rubrica quotidiana "Porta a porta" della rete RAI I, ha un modo mellifluo di trattare gli intervistati fino a prostrarsi davanti ai potenti (vedi Berlusconi). Fa anche tutti gli anni libri che vorrebbero essere una sintesi di cosa è successo. Non li leggo e non voglio leggerli perchè mi puzzano di discorsi reazionari. L'ultimo con uno bello stemma fascista in copertina evidentemente parla di Mssolini e del fascismo. Da quato ho letto in alcune recensioni vuole dimostrare una cosa ovvia e cioè che Mussolini è salito al potere e l'ha tenuto circa per vent'anni con il consenso del popolo italiano. E ciò anche perchè ha fatto "cose buone" fra cui - dice lui - ha fondato l'INPS. Mussolini non ha fondato l'INPS ha solo dato un nuovo nome e organzazione alla "Cassa Nazionale di previdenza per l'invalidità e per la vecchiaia degli operai" (Legge 17 luglio 1898, n. 350 del Governo Crispi). Erano questi i tempi delle "cose buone", come tutta la legislazione ed il governo della classe politica liberale (Giovanni Gioltti, mio concittadino, varò nel 1903 il Consiglio superiore del lavoro). Classe politica onesta concreta operativa che invece Mussolini tradì sopprimendo la libertà e rovinando l'Italia. Bruno Vespa impari e gli italiani non dimentichino. ANTONIO SARTORIS