C.U.
Non ho
né la competenza nè la approfondita conoscenza delle carte processuali per esprimere un giudizio sul caso Battisti
ma come essere umano mi ha colpito il commento del neo presidente brasiliano
Bolsonaro ”abbiamo fatto un regalo a Salvini”. Un tale regalo (poiché l’arresto non è
avvenuto in Brasile ) non può che riferirsi al fatto di aver privato
Salvini della primaria negazione
brasiliana alla sua estradizione verso un paese come l’Italia che prevede la
pena dell’ergastolo ignota in Brasile, e quindi spintolo a fuggire in Bolivia dove l’ergastolo è
previsto.
Rifiutando
questo tipo di politica ispirata da cinica disumanità, mi sono ricordato dei
miei studi classici dove si raccontava
della testa decollata di Pompeo portata in un cesto a Giulio Cesare per
fargli un regalo interessato . Siamo
tornati all’impero ?
Salvini ha
avuto il regalo di un corpo (quello di Battisti) e gli ha augurato di marcire
in carcere (l’ergastolo ostativo è l’applicazione del principio della pena con
fine mai !) e ciò alla faccia della
norma della Costituzione italiana per cui
“Le pene non possono
consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione
del condannato “ (art 27 c. 3°). Giustizia è stata fatta, ma come ?
Antonio Sartoris