lunedì 14 gennaio 2019

UN REGALO A SALVINI



 C.U.
         Non ho né la competenza nè la approfondita conoscenza delle  carte processuali  per esprimere un giudizio sul caso Battisti ma come essere umano mi ha colpito il commento del neo presidente brasiliano Bolsonaro ”abbiamo fatto un regalo a Salvini”.   Un tale regalo (poiché l’arresto non è avvenuto in Brasile ) non può che riferirsi al fatto di aver privato Salvini  della primaria negazione brasiliana alla sua estradizione verso un paese come l’Italia che prevede la pena dell’ergastolo ignota in Brasile, e quindi spintolo  a fuggire in Bolivia dove l’ergastolo è previsto.
         Rifiutando questo tipo di politica ispirata da cinica disumanità, mi sono ricordato dei miei studi classici dove si raccontava  della testa decollata di Pompeo portata in un cesto a Giulio Cesare per fargli un regalo interessato .   Siamo tornati all’impero ?
         Salvini ha avuto il regalo di un corpo (quello di Battisti) e gli ha augurato di marcire in carcere (l’ergastolo ostativo è l’applicazione del principio della pena con fine mai !)  e ciò alla faccia della norma della Costituzione italiana per cui  Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato “ (art 27 c. 3°).    Giustizia è stata fatta, ma come ?  

                                                                                         Antonio Sartoris