lunedì 10 ottobre 2022

MEMORIALE SULLA GUERRA IN UCRAINA (puntata V°)

Caro Ulisse, nei vari commenti su questa,attuale,guerra in Ucraina avrai sentito anche tu parlare di "violazione degli accordi di Minsk". Andate a vedere in Wikipedia di cosa si tratta e vedrete che la mia proposta (parte IV° del memoriale sulla guerra) di accordi tra Russia ed Ucraina modellati sugli accordi italiani per dare autonomia all'Alto Adige rimanendo lo stesso in territorio italiano, non siano poi così peregrini. Cosa sono gli ACCORDI DI MINSK: vedasi le notozie che io prendo da WIKIPEDIA,e riporto come segue: Il Protocollo di Minsk era un accordo per porre fine alla guerra dell'Ucraina orientale, raggiunto il 5 settembre 2014 dal Gruppo di Contatto Trilaterale sull'Ucraina, composto dai rappresentanti di Ucraina, Russia, Repubblica Popolare di Doneck (DNR) e Repubblica Popolare di Lugansk (LNR). È stato firmato dopo estesi colloqui a Minsk, la capitale della Bielorussia, sotto l'egida della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) Protocollo di Minsk Minsk Protocol.svg Contesto Guerra del Donbass Firma 5 settembre 2014 Luogo Minsk, Bielorussia Bielorussia Parti Ucraina Ucraina Russia Russia Mediatori Francia François Hollande Germania Angela Merkel Firmatari originali OSCE flag.svg Heidi Tagliavini Ucraina Leonid Kučma Russia Michail Zurabov Flag of the Donetsk People's Republic.svg Aleksandr Zacharčenko Flag of the Luhansk People's Republic.svg Igor' Plotnickij Firmatari successivi Heidi Tagliavini Leonid Kučma Mikhail Zurabov Alexander Zakharchenko e Igor' Venediktovič Plotnickij voci di trattati presenti su Wikipedi Succeduto a diversi tentativi precedenti di cessare i combattimenti nella regione di Donbass (Ucraina orientale), prevedeva un cessate il fuoco immediato, lo scambio dei prigionieri e l'impegno, da parte dell'Ucraina, di garantire maggiori poteri alle regioni di Doneck e Lugansk. Tuttavia, nonostante abbia portato ad un'iniziale diminuzione delle ostilità, l'accordo non è stato rispettato. Processo e stesura del protocollo L'accordo è stato formulato dal Gruppo di contatto Trilaterale sull'Ucraina, composto da rappresentanti di Ucraina, Russia e l'OSCE. Il gruppo è stato creato nel mese di giugno come un modo per facilitare la risoluzione dei conflitti in Ucraina orientale e meridionale. Le riunioni del gruppo, insieme con i rappresentanti informali delle repubbliche secessioniste di Doneck e di Lugansk, si sono svolte nel 31 luglio, il 26 agosto, il 1º settembre e il 5 settembre. I dettagli dell'accordo siglato il 5 settembre assomigliano in gran parte al piano di pace di 15 punti proposto dal presidente ucraino Porošenko il 20 giugno. I seguenti rappresentanti hanno firmato il documento: L'inviata speciale svizzera e rappresentante dell'OSCE: Heidi Tagliavini; L'ex presidente dell'Ucrae ucraino: Leonid Kučma I leader delle Repubbliche filorusse in Ucraina e Repubblica Popolare di Doneck (DNR) e Repubblica e Repubblica Popolare di Lugansk (LNR): Aleksandr Zacharčenko e Igor' Plotnickij e infine il rappresentante russo: Mikhail Zurabov; Caro Ulisse perchè per far cessare la carneficina ella attuale guerra in Ucraina non si può fare un nuovo accordo di Misk ? BISOGNA PERO' CHE TUTTI LO RISPETTINO. Ciao ANTONIO

domenica 9 ottobre 2022

MEMORIALE SULLA GUERRA IN UCRAINA (IV° puntata )

Caro Ulisse, in data 25 settembre 2022 ho inviato al Dott. Travaglio del "Fatto quotidiano" un mio sfogo personale che (ovviamente non pubblicato) oggi ritengo sia sempre valido e quindi te lo mando: ""Questa volta sono indignato per le parole che ho sentito pronunciare (davanti a parecchie sedie vuote) dal Dott. Draghi in sede ONU. Egli ha dichiarato che i referendum popolari indetti da Putin in Dombas sarebbero “violazioni del diritto internazionale”. Così lo strumento più istituzionalmente democratico, previsto anche dalla nostra Costituzione, viene escluso dalla possibilità di realizzazione dell’unica, attuale, soluzione pacifica del conflitto russo-ucraino evitando l’impossibile vittoria di uno solo dei due contendenti. Proprio interpellando (con tutte le garanzie di libertà di voto, come non hanno mai fatto i governi dell’Ucraina) si potrebbe concretamente verificare la fondatezza della richiesta di milioni di abitanti di quelle regioni, di una efficiente autonomia da Kiev. La fondatezza di tale autonomia dovrebbe allora essere realizzata conciliando il mantenimento della sovranità ucraina con la gestione autonoma amministrativa, con lingua e cultura russofila di quei territori oggi contesi. Si raggiungerebbe così la tanto invocata pace, senza vinti ne vincitori. Esattamente quanto è avvenuto in Italia in presenza di un vero conflitto armato, dopo il 1945, in Alto Adige risolto con l’ ampia autonomia concessa a quel territorio dichiaratamente e concretamente tedescofilo (ma Draghi non è De Gasperi). La verità è che gli USA (tramite la Nato) vogliono “sconfiggere” cioè rendere ininfluente sullo scacchiere internazionale la sempre odiata Russia."" Richiamavo l'affermazione oggi continuamente invovcvata incominciando dal Papa: ci vuole la pace ! Ma mentre,Zelenski firma un decreto che impedisce la pace perchè impone la negazione di una qualsiasi con la Russia, nessuno - a cominciare dagli USA - propone anche liù,ridotta trattativa di pace. Io non sono nessuno ma un trattato di mutua tolleranza lo vedrei proposto molto. Niente da fare e padsso dopo passo si va verso la bomba atomica. Adesso Zelenski, non sufficientemente contento dell'ottenuto arretramento dei russi nel Donbass passa avva vendetta. Ptrima uccide la figlia innocente del filosofo russo (non mi ricordo il nome) con un attentato mortale a Mosca, poi mette fuori servizio, probabilmente per sempre, il gasdotto con cui la Germania ed anche noi compravamo il gas dalla Russia e che quindi non consentirà, anche in futuro, che dovrà pur venire, più commercio di gas tra l'Europa e la Russia. E' notizia di ieri, salta - per un attentato esplosivo - il ponte di collegamento tra la penisola di Crimea e la terra ferma russa. Sono fatti con le relative conseguenze ad esclusivo vantaggio degli ucraini che però hanno l'impudenza di attribuirli ai russi che ne sono vittime. Il principio di ricercare la causa di un avvenimento attraverso la individuaziomne a chi tale avvenimento giova, non vale per la intera opinione pubblica occidentale, o meglio per i suoi mezzi di informaziomne. Che tempi, caro Ulisse, e se continuiamo così, chissà cosa andremo a vedere ! Ciao ANTONIO