Caro Ulisse
Su questo evento che certamente ha divertito molti cuneesi ed ha fatto pensare - pubblicamente - solo alcuni pochi fra cui mi ci metto anch'io, oltre la senatrice Manassero, l'attore Basilotta, ed il Direttore de LA GUIDA, Bernardi, ho scritto già due commenti "fattuali": vai a leggerli sul mio blog, IL FISCHIETTO. Tuttavia sento il bisogno di ritornare brevemente sul tema e lo faccio con te che mi ascolti sempre pazientemente. In detti miei due commenti ho visto questo evento nel quadro "fattuale" della mia fantasia, critica si ma anche letteraria. Sento il bisogno di esprimere un giudizio valoriale che ho incosciamente sentito dentro di me assistendo anch'io alla meraviglia di uno spettacolo di luci (suoni molto meno spettacolari). Tale giudizio si esprime sinteticamente col termine di spettacolo KITSCH, cosa meramente curiosa, strana, volendo anche bella, ma inutile. Inutile sul piano culturale (checchè ne dica il Sindaco Borgna) ma anche sul piano religioso (che fra l'altro è il vero significato dell'impegno che vi ha profuso Don Favretto) giacchè non sono certo le luminarie a vivificare la declinante fede religiosa come del resto nessun lume di pensiero.
Arrivederci al prossimo pensiero ANTONIO
Cuneo 14 Agosto 2016
Nessun commento:
Posta un commento