Questa lettera aperta è stata affissa nelle vetrine della Fondazione di Casa Delfino il 4 Febb. 2020
Spero che avrà risposta quando l'incubo del corona-virus sia scomparso anche da noi in Italia.
CARI COMPAGNI, CONCITTADINI CUNEESI
mi ha amaramente colpito leggere sui giornali
nazionali una notizia completamente omessa nella narrazione della cronaca
cittadina. La notizia è questa :”la sindaca Appendino ha raccontato di una
ragazza cinese costretta a scendere da un autobus partito da Cuneo . Gli altri
passeggeri l’avrebbero fatta sentire non gradita per i suoi occhi a mandorla .
La giovane , che non parla bene l’italiano, non ha sporto denuncia, ma ha raccontato
l’accaduto alla sua comunità”.
Mi vergogno di un simile comportamento e chiedo scusa per un atto di autentico
razzismo alla numerosa comunità cinese (in prevalenza studenti d’arte ed
addetti alla ristorazione) che contribuisce non poco, anche all’attività economica di Cuneo.
Per
manifestare solidarietà a questi nostri concittadini in questi difficili
momenti della loro grande Patria, la
Fondazione Casa Delfino intende offrire loro, nella sua sede, un momento di comunanza. E ciò nel rispetto della loro secolare cultura e della attuale attiva partecipazione alla vita civile della intera
umanità .
Attendo
perciò al mio cellulare (3388278033) una
telefonata di gradimento per organizzare tale
incontro. Vi aspettiamo.
ANTONIO SARTORIS – Presidente Fondaz. Casa DELFINO
==========================================
Lettera
inviata per la pubblicazione su la pagina locale de LA STAMPA e su LA
GUIDA e da detti giornali
IGNORATA
Nessun commento:
Posta un commento