domenica 12 marzo 2023

RELAZIONE SULLA PRIMA LEZIONE DI SCUOLA DI POLITICA

Caro Ulisse, Ieri si è tenuta la prima lezione del CORSO RINTOCCHI DI CAMPANA " di cui ti ho relaznato nel blog precdente a questo. Ti copio la SCALETTA DEL MIO INTERVENTO VI DIMOSTRO COME SI PUO’ COMUNICARE IL PROPRIO PENSIERO IN 3 MINUTI Contro l’argomento aggressore/ aggredito, tutela dei valori occidentali (libertà- democrazia) Per la pace ho un solo dirimente argomento TUTELA DELLA VITA DEI CIVILI E DEI MILITARI PRIMUM VIVERE Diceva Giovanni AMENDOLA (morto sotto i colpi del fascismo) “Quando si ha in sorte di passare attraverso cataclismi storici - come il fascismo - e quando la realtà non offre mete sicure e mezzi di sicuro rendimento, la storia ammaestra che bisogna ubbidire ad un unico criterio: vivere". ALLA PACE BISOGNA SACRIFICARE ANCHE I CRITERI DI GIUSTIZIA Vi racconto un racconto : Ai tempi del grande RE Salomone un giorno si presentarono dinanzi a Lui due donne. Una delle due disse: “Ascoltami, signore! Io e questa donna abitiamo nella stessa casa; io ho partorito mentre lei era sola in casa. Tre giorni dopo il mio parto, anche questa donna ha partorito; noi stiamo insieme e non c’è nessun estraneo in casa fuori di noi due. Il figlio di questa donna è morto durante la notte, perché essa gli si era coricata sopra. Essa si è alzata nel cuore della notte, ha preso il mio figlio dal mio fianco – la tua schiava dormiva – e se lo è messo in seno e sul mio seno ha messo il figlio morto.Al mattino mi sono alzata per allattare mio figlio, ma ecco, era morto. L’ho osservato bene; ecco, non era il figlio che avevo partorito io”. L’altra donna disse: “Non è vero! Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto”. E quella, al contrario, diceva: “Non è vero! Quello morto è tuo figlio, il mio è quello vivo”. Le donne discutevano gridando e minacciandosi così, alla presenza del re. Egli disse: “Costei dice: Mio figlio è quello vivo, il tuo è quello morto e quella dice: Non è vero! Tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo”. Allora il re ordinò: “Prendetemi una spada!”. Portarono una spada alla presenza del re. Quindi il re aggiunse: “Tagliate in due il figlio vivo e datene una metà all’una e una metà all’altra. La madre del bimbo vivo si rivolse al re, poiché le sue viscere si erano commosse per il suo figlio, e disse: “Signore, date a lei il bambino vivo; non uccidetelo, è figlio mio!”. L’altra disse: “Non sia né mio né tuo; dividetelo in due!”. Presa la parola, il re disse: “Date alla prima il bambino vivo; non uccidetelo. Quella è sua madre”. Più forte degli argomenti, più forte della guerra fra le due presunte madri che avrebbero far vincere subito la vera madre, fu la pietà della vera disposta a perdere il proprio bambino purchè fosse salvo a lasciare la vita al bimbo e dar ragione alla vera madre, senza spargimento di sangue. Io penso che questa guerra tra Russia ed Ucraina, come tutte le guerre, la vincerà chi avrà più PIETAS cioè rispetto dell’uomo della sua vita dell a sua famiglia delle sue cose. ANTONIO SARTORIS . Ciao Ulisse.

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