venerdì 4 gennaio 2019

ASCESA E CADUTA DI ZABUM


Sul tema della cultura a Cuneo ho già scritto parecchio: ritengo che lo farò ancora. Per intanto - caro Ulisse - ti invio la seguente lettera che peraltro ho inviato a LA STAMPA, alla GUIDA ed a CUNEO CRONACA chiedendogliene gentile pubblicazione .

Come operatore culturale della Fondazione Casa Delfino e come cittadino mi ha fatto male vedere la triste sorte della creatura di Alberto Castoldi  la società “Zabum Uno”. La sua attività estesa al territorio del cuneese è stata simile all’ascesa del Marcovaldo di Caraglio e alla sua caduta.  Zabum è sorta con fini tipicamente culturali (intrattenimento e formazione del gusto materiale e  intellettuale, soprattutto dei giovani ) si è poi trasformata in impresa-culturale (che per me è già una contraddizione in termini) e quindi soggetta alla legge economica dei costi e benefici.  Sarebbe interessante sapere quanto costa un evento-concerto di un certo rilievo e quanto e se ne ricava in cassa.
Ma poiché si tratta di attività culturali mi soffermo ad indicare due punti sul tema (che cercherò di sviluppare sul mio blog “lettere ad Ulisse”).
Primo: quando si tratta di attività culturali  che investono la vita di tutta una collettività, bandendo ogni presunzione di primato,  occorre interpellare e possibilmente coinvolgere “tutte” le energie che si sviluppano in tale settore e in tale territorio: cosa che non è stata fatta per esempio con la fallimentare proposta di “Cuneo capitale della cultura” . Secondo (è un mio pallino): bisogna puntare  su eventi che siano “pro Cuneo” e non solo “pro-cuneesi”, vedasi Barolo e gli eventi dell’albese in genere. Forse non tenere presente ciò è stato un errore  di Alberto Castoldi e sinceramente mi dispiace molto l’avvenuto.      ANTONIO SARTORIS 

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