Caro Ulisse,
Ho appreso da un articolo Massimo Novelli pubblicato su IL FATTO QUOTIDIANO di Lunedì 3 Genn. 2019 pag. 13 che è stato eletto il nuovo segretario del Partito Democratico piemontese nella persona del trentaduenne biellese Paolo Furia.
Scrive Novelli che Furia ha dichiarato a Repubblica di volere "interloquire con la pancia delusa di Forza Italia " Una "pancia" che a suo dire potrebbe guardare al PD se "la Lega continuerà a governare con i 5 stelle". Quindi par di capire - prosegue Novelli - che il PD di Furia si candida a dare sfogo al bisogno di destra o di centrodestra, di quella "pancia"- forzista. Tutto ciò, prosegue il neo-segretario, con lo scopo di collocare il PD "al centro di un patto civico". Conclude Novelli: "Invece di puntare a (ri)conquistare consensi e voti della sinistra, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei senza lavoro e dei precari, degli studenti, che una volta magari votavano pure per il PD, o dialogare con i 5 stelle, che parte di quel voto hanno intercettato, il giovane Furia vuole anche lui fare come gli altri. Come Matteo Renzi, come Silvio Berlusconi e compagnia centrista. Stare al centro, dunque, e verso il centro destra; comunque non a sinistra".
Mi domando : questa sarebbe la nuova sinistra regionale di Furia ? la visione del futuro del PD e di quello che era l'elettorato del PD, elettorato che non l'ha più votato in massa il 4 Marzo 2018 e non lo voterà più se continuerà a marciare sempre più a destra.
Il problema che angoscia i dirigenti del PD è la constatazione che con un volto dichiaratamente di sinistra, in Italia non sia riuscito ad andare al governo. Ci è andato con Renzi trescando con Berlusconi e con un governo di forte odore di destra, e rinnovare questo tacito accordo è tutto quello che sa proporre il "nuovo" (si fa per dire) segretario del PD piemontese alla vigilia delle elezioni regionali ? Ma il PD non è più quello dello spavaldo Renzi e il moderato Berlusconi non è più la destra: c'è Salvini e l'odore di destra è diventato puzza !
Avere un chiaro e coraggioso programma di sinistra e sapere aspettare anche anni come seppe fare il partito socialista italiano di Turati e Treves imponendo con tenacia e coerenza il sorgere di una nuova Italia (il cui progresso solo la "grande guerra" ed il conseguente fascismo fermò ma non distrusse), questo è la ideologia che può restituire uno scopo per l'avvenire e quindi una dignità politica a un "nuovo" Partito democratico italiano . Purtroppo oggi non si sa aspettare, lavorando con fede, pazienza e tenacia, e si va a perdersi con "furia".
ANTONIO SARTORIS
ANTONIO SARTORIS
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